Per gli amanti del genere, è un vero e proprio cult. A consegnarlo alla storia, il cosiddetto “Volo dell’Angelo” – la presa di danza provata fino allo sfinimento nelle acque del lago e poi, di fronte a tutti, nella celebre scena finale, sulle note del brano portante della colonna sonora – “(I’ve Had) The Time of My Life“, vincitore di Oscar e Golden Globe – che valse anche un Grammy Award come miglior duetto ai due interpreti, Bill Medley e Jennifer Warnes.
Ma anche frasi – su tutte “Nessuno può mettere Baby in un angolo” – diventate manifesto per più di una generazione, erigendo ad icona chi le ha pronunciate. Era il 1987, quando i balli proibiti tra Patrick Swayze (prematuramente scomparso nel 2009) e Jennifer Grey (allora, giovanissima) facevano sognare non solo gli Stati Uniti. La pellicola diretta da Emile Ardolino – e seguita nel 2004 da una moderna e meno fortunata rivisitazione – compie quest’anno trent’anni.
Proprio in questi giorni è stato battuto all’asta per 62.500 dollari il “chiodo” indossato da Swayze sul set per trasformarsi in Johnny Castle, il fascinoso maestro di ballo del villaggio turistico che farà perdere testa e innocenza a Frances “Baby” Houseman in vacanza nelle Catskill Mountains, insieme alla famiglia, nell’estate del lontano 1963. La storia di quell’infatuazione troverà trasposizione scenica sul palco del Teatro Mancinelli di Orvieto grazie alla Compagnia Mastro Titta e Ultimo Secondo Live Band.
Dopo gli applauditissimi “Flashdance“, “Grease”, “Hello, Dolly!”, “Mamma Mia”, “Sister Act 2” e “The Blues Brothers”, sotto la direzione artistica di Paola Cecconi è ora la volta di “Dirty Dancing” in un libero adattamento che promette una “fedele trasposizione teatrale del film“. “Il nostro musical – dice – è un concentrato di sensualità e passione, raccontato da fisiche armonie e ritmi indimenticabili“. Ventuno, i brani proposti dal vivo. Anticipato nella mattinata di giovedì 4 maggio da un flashmob all’ombra della Torre del Moro e in Piazza della Repubblica che ha regalato un assaggio di alcune coreografie, lo spettacolo debutta venerdì 5 maggio al Teatro Mancinelli di Orvieto, in matinèe per le scuole e poi alle 21.
Presto esauriti i biglietti anche per la serata di sabato 6 maggio, a grande richiesta è stata concessa anche una recita straordinaria domenica 7 maggio, sempre alle 21, così da dar modo a tutti di poter assistere allo spettacolo che porta sul palco musica, entusiasmo e sentimenti. Nel cast torna Silvia Chiolle (Baby), pronta a librarsi in aria sostenuta da Giulio Biagioli (Johnny). Tra i 15 interpreti, Penny Johnson ha il volto di Ilenia Baccherini, il dottor Houseman quello di Vieri Venturi. Patrocinato dal Comune, l’appuntamento con la compagnia teatrale dell’Uisp Comitato Orvieto Medio Tevere, come ogni anno promette “un grande spettacolo, con brani musicali cult, coinvolgenti coreografie, effetti speciali e tanta vitalità che emoziona sempre il pubblico in sala“.
“Lo spettacolo di quest’anno – afferma Federica Bartolini, presidente del Comitato Uisp Orvieto Medio Tevere – sigilla la collaborazione ormai decennale con la Delegazione di Orvieto e Fabro e dei comprensori dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Parte del ricavato, infatti, come tutti gli anni sarà devoluto alla ricerca scientifica contro i tumori. Musica, spettacolo, solidarietà, partecipazione sono i giusti ingredienti per far vivere a tutti una serata speciale“. Anzi tre.